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L'amore ist nicht une chose for everybody

(Loving Kills)

You have nothing.

Una scritta al neon illumina un gate aeroportuale.

In questo luogo una hostess si aggira nella sua routine fatta di annunci e di dimostrazione delle misure di sicurezza. Qui accoglie i viaggiatori che, nell’attesa del volo, si incontrano, si scontrano e si confrontano con l’amore e le loro convinzioni.

 

Il gate è un luogo dove i corpi urlano tutto il loro bisogno d’amore.

In questa terra di nessuno dove le vite si sospendono, i performer intraprendono un percorso in cui ognuno di loro rievoca la propria esperienza: cosa vuol dire oggi avere trent’anni e interrogarsi sull’amore? Come si può parlare d’amore? Quali e quante forme d’amore sono possibili oggi? Che ruolo ha l’amore nella nostra vita?

 

A rispondere a queste domande ci provano anche i trentenni video-intervistati che danno voce a una generazione frammentata, a metà tra il modello d’amore ricevuto dalle generazioni precedenti e un’alternativa ancora non definita. Nelle relazione di oggi dove tutto sembra ruotare attorno al concetto di libertà, l’individuo si trova ugualmente in una condizione di vulnerabilità.

 

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testo

Thomas Couppey

Simon Waldvogel

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regia 

Simon Waldvogel

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supervisione artistica

Carmelo Rifici

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con

Thomas Couppey

Aurelio Di Virgilio

Camilla Parini

Anahì Traversi

Carla Valente

Simon Waldvogel

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assistente alla regia

Federica Carra

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luci

Matteo Crespi

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scene

Giulia Breno

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dramaturg

YvesRegenass

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video

Pietro Zara

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produzione

Collettivo Treppenwitz

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